L' azione coloniale annata giornale fascista
L' azione coloniale annata completa "L'Azione Coloniale" fu fondato a Roma il 15 gennaio con uscita quindicinale, ma dopo un anno diventò settimanale. Di formato quotidiano, mano a mano che l'Africa riscuoteva interesse il giornale arrivò fino a 48 pagine. Il centro amministrativo nazionale e la proprietà erano di Marco Pomilio, che ne era direttore responsabile. Tra i redattori uno era Vittorio Gorresio, grande giornalista de "La Stampa" e capo dell'Ufficio romano di quel giornale. L'altro giornalista, altrettanto famoso, era Ruggero Orlando, il quale era redattore per il Medio ed Estremo Oriente. La testata era sotto due Ministeri: il Ministero della Cultura Popolare, come competenza istituzionale di giornale, e il Ministero dell'Africa Italiana per la materia trattata (Africa Italiana). L'entrata in guerra dell'Italia, il 10 giugno , non influì sulla pubblicazione de "L'Azione Coloniale", che continuò ad uscire, sebbene con frequenza discontinua. Cesura vera e propria rappresenta, invece, il 25 luglio , quando la caduta del Regime fascista e l'intermezzo badogliano indussero Pomilio ad allontanarsi dal giornale. Di poco successivo, ad ottobre, fu il trasferimento della testata al Nord, e precisamente a Venezia, dove il Governo Nazionale Repubblicano pose una sede staccata del Ministero della Cultura Popolare. Si aprì, per "L'Azione Coloniale", l'ultima fase ed alla direzione tornò di nuovo Marco Pomilio. Il periodico riprese le pubblicazioni con cadenza settimanale dal 18 novembre , col sottotitolo "Settimanale dell'Istituto Fascista dell'Africa Italiana", mutato nel '44 in "Organo degli Italiani d'Africa"; il motto consegnato da Mussolini, "Gli Imperi per sicuramente tenerli bisogna popolarli e da metropolitani che posseggano una definita coscienza imperiale", comparve sempre in facsimile sulla destra della testata. L'ultimo numero de "L'Azione Coloniale" è del 19 aprile Difetti nella legatura