La Divina Commedia quasi mille anni dopo
"Amor, che nulla amato coitar perdona Gli prese 'carnal piacere si forte Che, come vedi, ello ancor m'arpiona." Libro I, Canto V, Versetto 30 In un mondo futuro, spopolato dalla Grande Pestilenza che ha falcidiato i peggiori peccatori, l'umile Durante comincia il suo viaggio negli Inferi, quasi mille anni dopo l'analoga epopea del Sommo Poeta. Ad accompagnarlo ci sarà Magister Pierilio Àgnola, al quale è stato assegnato il compito di scortare il protagonista, mostrandogli quali orribili supplizi subiscono le anime di coloro che in vita non hanno seguito la dottrina di Feudalesimo e Libertà. Molte di queste includono noti personaggi dei giorni nostri, costretti a fare i conti con i loro peccati e i loro vizi. Comincia in questo libro il percorso che, dal mondo del peccato terreno, porterà i protagonisti a varcare le porte dell'Inferno, attraversando i primi gironi infernali oltre l'Acheronte, fino a giungere alle paludi dello Stige. L'esordio letterario del fenomeno della Rete noto come Feudalesimo & Libertà, coadiuvato dalle illustrazioni dell'irriverente Don Alemanno ("Jenus di Nazareth").