Arnaldo Caprai
Documentate testimonianze storiche consentono di affermare che in passato il vino ottenuto dalle uve della varietà Sagrantino era tradizionalmente prodotto e consumato non propriamente secco, ma con una sensibile presenza di residuo zuccherino. I tralci di vite scolpiti nei fregi di marmo della chiesa romanica di Montefalco testimoniano questa lunga tradizione. Ne deriva un Sagrantino di Montefalco Passito molto armonico color rubino tendente al granato, ricco di profumi di mora e frutti di bosco. Un vino da meditazione come la Terra che lo produce, e che si abbina alla più classica tradizione pasticcera.Gusto: amabile, pieno, con retrogusto piacevole di agrumi e frutta secca.