La canzone di Jacopo - romanzo sapienzale (Fiorenzo Priori)
Ottimo - Lievi segni d'uso copertina Brossura con alette - pagine 260 Reverdito Edizioni Anno Dall'Introduzione La Canzone di]acopo è l'ansia dell'uomo che cerca nel suo cuore la risposta ai mille perchè dell'esistenza. Cominciai a scrivere questo romanzo nei primi anni '80, dopo aver fatto il giro del mondo per scoprire i maestri di vita che il mio cuore cercava per capire l'ansia che provavo nell'anima. E, dopo aver cominciato la sequela del maestro di Nazaret, nel Medio Oriente, prima di andarmene, visitai le segrete scuole della dea Iside presso gli eremiti del monte Sinai e le oasi lungo il Nilo; mi spostai quindi ad Oriente: in Persia, alla ricerca di un mirifico Sui, quindi più a oriente ancora nel Monte Athos vivendo con gli stares che avevano conosciuto lo ieratico monaco Rasputin negli ultimi anni della sua vita a San Pietroburgo, prima che venisse avvelenato, ed il mondo sconvolto dalla guerra civile. Ancora più assetato di voglia di capire il mio cuore, scesi ad Oriente, nel Tibet ed in India, dai guru e dai sadhu, e respirai il sole caldo che trapelava dalle bifore dei templi suntuosi della dea Kalì, la trimegista. Gli indovini della Tailandia mi ospitarono ai piedi del Budda di Smeraldo, quindi i mantici dell'isola di Bali mi spiegarono i segreti della veggenza delle perle bianche e nere. Richiamato ad Oriente, visitai i discendenti degli Otto Immortali del Tao, in Cina, a Guilin, nella meraviglia di un mondo fatato, tra i pini solitari ed il profumo dei gelsomini; ancora un viaggio verso il levare del sole, per comprendere i monaci scintò tra le pagode d'oro, dai tetti ad ala di gru. Ma essendo andati in America i grandi maestri Zen, varcai l'Oceano Pacifico per scendere a San Francisco, nella comunità cinese, dove gli asceti mi ospitarono. Di loro alcuni erano già sulla Costa Meridionale degli Stati Uniti: conosciuti gli sciamani degli Apache, il mio aereo toccò il cielo di New York, con negli orecchi i canti Spirituals dei negri del fiume Mississippi. L'aereo parti dall'America per volare ad Oriente in cerca di un maestro cristiano che viveva in Spagna: praticando la ricerca assoluta del Dio, stava costruendo una basilica: la più grande del mondo: tutta con le sue mani ed i mattoni della Provvidenza. Incontrai a Parigi l'Abbè Pierre: le sue mani sentivano di nafta, perchè il camion con cui passava gli arrondisments della metropoli, per portare il cibo ai bambini delle soffitte del Re Sole, si era rotto, perdendo l'olio dalla coppa del cambio, mentre sfrecciava sulle nostre testa il Concorde con quel sibilo supersonico da incrinare gli orecchi perfino al Dio dei cieli. Ancora prendendo la strada ad Oriente, mi trovai a casa mia: qui cercai i segreti del mio cuore: aprendoli uno ad uno come magiche porte: La Canzone di Jacopo è l'inizio di questo pensiero continuo e costante del mio cuore in cerca del perchè sono nato nell'Universo. Andando ad oriente di Oriente feci il giro del mondo, intorno al mio cuore. Jacopo è un cavaliere di un tempo infinito ed immaginario, il quale combatte la Crociata. Forse non nel Cristianesimo, forse non nel Buddismo o nelle preci Scintò: l'uomo, che viene al mondo, è eguale nel cuore con chiunque nasca sul pianeta, vivendo di sentimenti profondissimi nel suo cuore, dove proprio è lì che si combatte la Guerra Santa della vita..... Fiorenzo Priori studioso e scrittore di Scienze Religiose, ricerca in ogni angolo del pianeta i segreti che avvolgono l'uomo. Da oltre quindici anni si occupa della stesura di romanzi sapienzali...