Seminario: il monologo Samuel Beckett
Il materiale del lavoro dell’attore è l’ azione. Quando un’azione è concreta si attivano il corpo, l'anima, i pensieri dell'attore. Quando incontriamo un monologo in un testo teatrale possiamo esser certi che si tratterà di un punto molto denso da analizzare, un punto in cui si concentrano una gran quantità di idee, immagini e impulsi che l’attore deve riconoscere, aprire e saper mettere in vita. Affrontando un monologo, se l'attore non sa cosa fare, perde facilmente la propria onestà, diventa falso, retorico, artefatto, come se ciò che dice non lo riguardi minimamente. Se invece l’attore fa qualcosa di concreto in scena, con il corpo e con la voce, il suo lavoro diventa vivo, dettagliato, creativo. Ma non è sempre facile trovare qualcosa di concreto da fare, soprattutto quando si è soli in scena. Il laboratorio si propone di: Mostrare agli allievi come trasformare l’analisi del testo di un monologo in una proposta attiva per la scena; Spingere gli allievi a realizzare azioni che coinvolgano il corpo nella sua totalità, sostenute da una specifica energia e da precise immagini interiori; Indicare le regole di base della composizione drammaturgica. La Scuola Delle Arti c/o Binario 7 (Via Filippo Turati, 6 Monza) 28 e 29 marzo Sabato dalle alle Domenica dalle alle Costo: € 150 Docente: Luciano Colavero