Antica bugia
La parola "bugia" nella lingua italiana ha due significati. Quello meno noto viene dal vocabolo francese "bougie" (candela) che, a sua volta, deriva dal nome d'una città nordafricana ossia da Bejaia. Anticamente Bejaia era luogo di produzione di cera d'api, che fu materia prima nella fabbricazione di candele fino al secolo XIX, quando venne sostituita dalla paraffina. Bugia però non significa "candela" (come in francese); indica invece un sostegno per candele fissato a un piatto e provvisto di manico. Ne viene qui proposto un esemplare, fabbricato con procedimento artigianale nel secondo Ottocento e fatto di lamina metallica sottoposta a doratura. L'oggetto reca i segni del tempo ma si è conservato integro e solido. Dimensioni: 12 cm. di altezza, 18 cm. di larghezza e 28 cm. di profondità. Se la bugia viene spedita, al prezzo d'acquisto bisogna aggiungere 10 euro di spese postali (servizio di Pacco ordinario + imballaggio), che salgono a 15 se è richiesto il servizio di pagamento in contrassegno. Il prezzo di vendita rimane invariato se la bugia è ritirata dall'acquirente a Varese, presso il venditore.