Lume a petrolio in vetro lattimo
Angelo Barovier, maestro vetraio vissuto nel secolo XV, lo chiamava "vetro porcellano" perché il suo candore imitava quello delle porcellane cinesi. Il nome attuale, "vetro lattimo", indica la pasta bianca e opaca che dà forma ad alcuni tra i più eleganti manufatti muranesi. Di vetro lattimo è il fusto di questo lume a petrolio, risalente all'inizio secolo XX. Il fusto è sormontato da un bruciatore in lamiera d'ottone, che incorpora una rotella di regolazione dell'altezza dello stoppino. Al bruciatore è accoppiato un supporto metallico circolare, su cui poggia una "campana" di vetro opalino bianco che racchiude un paralume di vetro trasparente. Incorporata nel fusto, la coppa porta-olio ha il bordo sfaccettato e dipinto color bronzo. La rotella reca il marchio "R. Lebrecht e F.". L'apparecchio è integro, tutte le parti in vetro sono esenti da lacune o fessurazioni. Si rilevano lievi erosioni al bordo superiore della coppa porta-olio. Il funzionamento del lume non è stato verificato perciò esso è venduto come complemento d'arredo o come oggetto da collezione. Dimensioni: 55 cm. di altezza e 20 cm. di diametro massimo. Se il lume viene spedito, al prezzo d'acquisto bisogna aggiungere 15 euro di spese postali, che salgono a 20 euro se è richiesto il servizio di pagamento in contrassegno. Il prezzo di vendita rimane invariato se il lume è ritirato dall'acquirente a Varese, presso il venditore.