Antico lavacapelli
In un'ipotetica classifica degli strumenti di lavoro più rari, ai primi posti troveremmo il lavacapelli. Lo usavano i barbieri di cent'anni fa, specie quelli che lavoravano a domicilio spostandosi da un villaggio all'altro. A quei tempi l'acqua corrente era un lusso perciò bisognava trovare un modo, pratico ed economico, per sciacquare le chiome dopo averle insaponate. La soluzione di questo problema era il lavacapelli. Si tratta di un recipiente per l'acqua con manico e con tappo a vite. La sommità del tappo è una calotta bucherellata. Rovesciando il recipiente, l'acqua esce dai fori piovendo come da una doccia sopra i capelli. Lo strumento è fatto di lamina d'ottone nichelata e misura 27 cm. di altezza, 17 cm. di profondità e 13 cm. di diametro alla base. L'esemplare è integro e presenta solo qualche piccola ammaccatura. Con il lavacapelli è dato in omaggio un arricciacapelli d'anteguerra con manici di legno. Il prezzo è riferito alla coppia di oggetti, che non sono vendibili singolarmente. Se il lavacapelli e l'arricciacapelli vendono spediti, al prezzo d'acquisto bisogna aggiungere 10 euro di spese postali, che salgono a 15 euro se viene richiesto il servizio di pagamento in contrassegno. Il prezzo di vendita rimane invariato se i due oggetti sono ritirati dall'acquirente a Varese, presso il venditore.