Dario Fo pagine scelte dalle commedie del premio nobel per
Dario fo pagine scelte dalle commedie del premio nobel per la letteratura mistero buffo canzoni e ballate settimo: ruba un po' meno isabella, tre caravelle e un cacciaballe supplemento a panorama. 42 del pagine 60 formato cm. 13x19 ottimo pari al nuovo dario fo (sangiano, 24 marzo ) è un regista, drammaturgo, attore e scenografo italiano. vincitore del premio nobel per la letteratura nel (era già stato candidato nel ). i suoi lavori teatrali fanno uso degli stilemi comici dell'antica commedia dell'arte italiana e sono rappresentati con successo in tutto il mondo. in quanto attore, regista, scenografo, drammaturgo, costumista, e impresario della sua stessa compagnia è uomo di teatro a tutto tondo, sull'esempio di eduardo de filippo. È famoso per i suoi testi teatrali di satira politica e sociale e per l'impegno politico nell'area di sinistra. fu tra gli esponenti, con la moglie franca rame, del soccorso rosso militante. figlio di felice e pina rota, è cresciuto in una famiglia intellettualmente vivace, trovandosi fin dall'infanzia a contatto con le favole del nonno e con i racconti di viaggiatori e artigiani. saranno poi proprio gli affabulatori di paese, ripetutamente citati e ricordati da fo, coloro che, grazie alla loro capacità di raccontare gli avvenimenti, ispireranno l'artista nel corso degli anni. durante la seconda guerra mondiale si arruolò volontario tra i paracadutisti del battaglione azzurro di tradate nella repubblica sociale italiana. fo si era arruolato nel battaglione a. mazzarini della guardia nazionale. sulla rivista gente, il 4 marzo , venne pubblicata una fotografia di dario fo con la divisa da parà repubblichino. fo parlò di una "momentanea e forzata presenza nella sezione addestramento della contraerea dell'aeronautica" dichiarando: "io repubblichino? non l'ho mai negato. sono nato nel '26. nel '43 avevo 17 anni. fin a quando ho potuto ho fatto il renitente. poi è arrivato il bando di morte. o mi presentavo o fuggivo in svizzera" e spiegando di essersi arruolato volontario per non destare sospetti sull'attività antifascista del padre. il sergente maggiore istruttore dei paracadutisti fascisti, carlo maria milani, durante un processo asserì che dario fo militò con la rsi e "l'allievo paracadutista fo era con me durante il rastrellamento della val cannobina per la riconquista dell'ossola, e il suo compito era portare delle bombe". nella sentenza del tribunale di varese del 15 febbraio si legge tra l'altro: "È certo che fo ha vestito la divisa del paracadutista repubblichino nelle file del battaglione azzurro di tradate. deve ritenersi accertato che delle formazioni fasciste impegnate nell'operazione in val cannobina facessero sicuramente parte anche i paracadutisti del battaglione azzurro di tradate. non è altrettanto certo, o meglio è discutibile, che vi sia stato impiegato dario fo." il passato di fo scatenò in seguito diverse critiche negative.