Dittafono a cilindro
Le origini del dittafono risalgono all'ultimo ventennio dell'Ottocento. Fu realizzato allora un sistema di registrazione e riproduzione della voce basato sull'incisione di cilindri di cera. L'apparecchio consisteva di un cornetto acustico, di una puntina e di un motore elettrico che faceva ruotare il cilindro. Il cornetto fungeva da microfono trasmettendo le vibrazioni della voce alla puntina. La puntina incideva il cilindro in rotazione, imprimendo nella cera il messaggio vocale. Il messaggio poteva essere ascoltato riportando la puntina all'inizio del solco inciso e mettendo l'apparecchio in modalità di riproduzione sonora; in questo caso il cornetto serviva da altoparlante. Il dittafono a cilindro ebbe larghissima diffusione nei primi decenni del Novecento. Esso razionalizzò l'organizzazione del lavoro d'ufficio liberando i dirigenti dalla necessità di dettare personalmente le lettere commerciali alle dattilografe. Il testo della lettera, infatti, poteva essere registrato in ogni momento e dattiloscritto in qualsiasi momento successivo. L'esemplare qui proposto in vendita reca il marchio "The Dictaphone" della Columbia Graphophone Company, società proprietaria del brevetto originale del dittafono. Esso fu prodotto negli anni '30 dalla succursale londinese dell'azienda e rimase in uso fino agli anni '50. Il funzionamento dell'apparecchio non è stato verificato perciò esso è venduto come oggetto da collezione. Il dittafono è alto 28 cm., largo 32 cm. e profondo 16 cm. Il suo peso è di 12,5 kg. Se l'apparecchio viene spedito, al prezzo d'acquisto bisogna aggiungere 10 euro di spese postali, che salgono a 15 euro se è richiesto il servizio di pagamento in contrassegno. Il prezzo di vendita rimane invariato se il dittafono è ritirato dall'acquirente a Varese, presso il venditore.