Il doppio artificio.La cupola della cappella del
Vendo: Nuovo di zecca Tit. Il doppio artificio. La cupola della cappella del Tesoro di San Gennaro nel duomo di Napoli tra costruzione e restauri Aut. Russo Valentina Ed. Alinea Anno: Dati: 256 p., illustrato, brossura CONTENUTO Un'architettura a forma di cupola: così potrebbe definirsi la Cappella del Tesoro di San Gennaro nella cattedrale di Napoli. Ricordata, entro una vastissima messe di studi, essenzialmente per le opere di pittura condotte da Domenichino, prima, e da Giovanni Lanfranco, poi, la fabbrica è espressione, simultaneamente, dell'elevato livello cui giunge l'arte pittorica a Napoli nel corso della prima metà del Seicento e documento dell'avanzato grado di sperimentalismo presente in campo costruttivo nel coevo contesto partenopeo. L'architettura della Cappella esplicita pienamente il messaggio tridentino attraverso la sua cupola: ogni aspetto dell'invenzione di quest'ultima sottende un raffinato rapporto tra visibile e invisibile nonché tra percezione dall'interno e dall'esterno, e in ciò si condensano molti dei suoi significati. Con un sapiente artificio, la struttura si sdoppia fisicamente per emergere nello spazio urbano così come, ancora con un mirabile artificio, il vortice centripeto del Paradiso di Giovanni Lanfranco simula internamente una geometria sferica che influenzerà molte interpretazioni della fabbrica ma che, nella realtà, non sussiste.