La ladra - M.Tobino - 1° Ediz.Mondadori -€ 5.50
MOLTO BUONO/OTTIMO. RILEGATO CON SOVRACOPERTA - PAGINE 126 Mondadori - 1° Edizione Rubare temporaneamente tre anelli, peno sando di restituirli lo stesso giorno, è una tentazione cui si può cedere senza eccessivi turbamenti; ma rubare un sentimento è un timore che può sconvolgere chi lo prova: le due esperienze si sovrappongono nella storia di Assunta, figlia di contadini, che la bruttezza e l'indigenza sembrano condannare a una vita senza luce. Ma l'inattesa comprensione e dolcezza di una signora, che l'ha assunta al suo servizio, determinano in lei una svolta radicale: come se in una pianta inanimata dal gelo riprendesse a scorrere la linfa. La signora le affida senza esitazione la custodia dei suoi gioielli e le confida, inoltre, di essersi 'ricordata di lei nel suo testamento. Alla gioia legittima per il dono si mescola però in Assunta il panico assurdo di perderlo. E questo la indurrà a rivolgersi a un mago, che rivelandosi un ladro, avrà però l'astuzia criminale di fare ricadere su di lei la colpa. Ma Assunta, anche se forse perderà in questa sfida, riuscirà a liberarsi di un carico più pesante: quello di avere rubato un sentimento di cui non si sentiva pienamente degna. Scegliendo come protagonista del suo romanzo una domestica che richiama l'umanità indifesa di Un cuore semplice di Flaubert, T obino non ha però scelto la strada della semplicità, ma quella della complessità. Le sensazioni di Assunta, da opache, elementari, oscure diventano sempre più ricche, variegate, coinvolgenti. La metamorfosi, che sorprende e turba lei per prima, si irraggia anche sugli altri. La sua generosità sommessa e schiva è un riflesso della generosità narrativa di Tobino, fatta di misura e insieme di abbandono, di immediatezza e di equilibrio compositivo. E se Assunta non riuscirà a reggere a una prova cosi intensa, noi, come lettori, non gliene vorremo: perché non potremo dimenticare la sua luce.