La figlia del capitano e altri racconti, A. Puskin
Negli anni Trenta dell'Ottocento, quando il grande poeta di Onegin decide di volgersi alla «dimessa prosa», il romanzo è, in Russia, un genere quasi esclusivamente d'importazione. La scelta di Puškin assume così il carattere di un grandioso sforzo di invenzione e fondazione. Asciutta e nitida nello stile, la sua prosa si segnala per la lievissima patina di ironia che sempre la caratterizza. Nei temi essa predilige il passato remoto o prossimo - celebre la ricostruzione della rivolta cosacca capeggiata dal ribelle Pugacëv ne La figlia del capitano, superba risposta alla moda del romanzo storico alla Scott - ma non disdegna le atmosfere romantiche e allucinate come ne La dama di picche, febbrile resoconto di una suggestiva incursione nel regno del mistero e dell'occulto. Il volume comprende: La figlia del capitano, Il negro di Pietro il Grande, Racconti del defunto Ivan Petrovic Belkin, Racconti del villaggio di Gorjuchino, Roslavlev, Dubrovskij, La dama di picche, Kirdžali, Le notti egiziane, Viaggio ad Arzrum, Storia della rivolta di Pugacëv.