Ad Orientes
SPESE DI SPEDIZIONE COMPRESE Ad Orientes Viaggiatori Veneti lungo le vie d?Oriente Venezia e l?Oriente. Tema suggestivo ed amplissimo come le steppe e i mari percorsi dai ?nostri? viaggiatori verso quel limes (confine?) permanentemente soggetto a dispute di frontiera. Nel corso della sua lunga esistenza la Repubblica di Venezia ha sempre guardato ad Oriente con grande attenzione. Dall?iniziale difficile rapporto con Bisanzio, ai sempre più vitali interessi commerciali, dai traffici con il levante e la conseguente necessità di mantenere possedimenti lungo le rotte del Mediterraneo orientale ai rapporti con le colonie veneziane stabilmente insediate nelle località strategiche dell?Asia mediterranea. La continua spinta verso Oriente alla ricerca di nuovi spazi per nuovi commerci ha rappresentato per la Serenissima una priorità. Di tali viaggi ed esplorazioni rimane una copiosa messe di narrazioni, giornali di bordo, resoconti di prima o di seconda mano, l?insieme dei quali costituisce, se non propriamente un genere autonomo nella letteratura veneziana, quanto meno un corpus ricchissimo di notizie, di informazioni, di descrizioni. Questo prezioso materiale, se da un lato permette di ampliare ulteriormente le relazioni commerciali, dall?altro favorisce l?acquisizione, da parte della società veneta, di interessanti descrizioni di popoli e paesi lontani con usi e costumi ancora poco (o per niente) conosciuti, creando così le basi per un?autentica apertura della cultura occidentale nei confronti delle nuove e diverse ?Civiltà dell?Oriente? fondate su valori e tradizioni non facilmente assimilabili nell?Europa del tempo. Ad Orientes. Viaggiatori veneti lungo le vie d?Oriente si articola in quattro capitoli. Il primo, della professoressa Daria Perocco, evidenzia quanto i viaggiatori veneti in epoca rinascimentale fossero numerosi, coraggiosi e intraprendenti e in buona parte desiderosi di lasciare traccia scritta della propria avventurosa esperienza. Di particolare interesse il prezioso manoscritto l?Itinerario del gentil?huomo vicentino Marcantonio Pigafetta dove il viaggio rappresenta un viatico di conoscenza ?sperimentale? ed evidenzia l?impegno di un nobile colto, testimone di un nuovo umanesimo. Giampiero Bellingeri, nel secondo capitolo, affronta il tema degli itinerari testuali e ricognitivi verso l?Asia centrale mentre, nel terzo, Giovanni Pedrini parla di Ambrosio Bembo che nel suo resoconto Viaggio e giornale per parte dell?Asia dimostra un?apertura culturale pari forse a quella di un moderno etnografo. Infine Piero Falchetta racconta la vita del veneziano Nicolò Manuzzi e le avventurose vicende della sua Storia del Mogol, che costituisce con le sue pittoresche descrizioni un affresco di ampie dimensioni, unico nel suo genere, dell?India del tempo.